Le sue prime esperienze professionali la portano ad avvicinarsi al mondo del restauro e a specializzarsi in affreschi e dipinti murali. Questa attività, che contribuisce a mantenere vivo l'interesse per l'arte, è nel contempo determinante per sviluppare quelle particolari tecniche e materiali che utilizza nelle sue opere.
È proprio il lavoro a pochi centimetri da intonaci e materiali antichi che la porta a interessarsi a tele, carte, oli, stucchi e pigmenti naturali e al modo di consolidarli e preservarli, grazie a resine particolari, adesivi e polveri metalliche.
Appena discende dai ponteggi di qualche cupola, nel suo laboratorio di Borgo S.Martino esprime tutto il suo percorso artistico, con risultati che amiamo definire ammalianti: il colore acquista una propria forma plastica e si trasforma in onde che si infrangono e si mischiano in texture sempre diverse.
Una dimensione che non si limita alla vista, ma che si vorrebbe esplorare con il tatto, lasciandoci indecisi: stiamo ammirando una tela o una scultura?
L'aspetto che colpisce di più è il senso di elevazione profonda che comunicano le sue opere.. A differenza di altri autori che hanno fissato in modi simili l'universo materico, qui siamo trasportati verso l'alto, in mondi pieni di luce e di riflessi capaci di illuminare il profondo dell'anima.